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Kawasaki Versys 650

Nel 2006 nasce la Kawasaki Versys 650, il nome nasce dalla contrazione delle due parole “VERsatil SYStem”, un nome che è la sintesi della versatilità di questo modello. Negli anni la casa di Akashi ha rivisto e migliorato la Versys, permettendogli un grande successo nelle vendite. Apprezzatissima dai motociclisti di tutto il mondo, che cercano in una moto, bassi costi di gestione, una guida facile ma divertente.

Come è fatta.

La Versys 2022 è stata rivista su tantissimi particolari, la carenatura superiore è stata ridisegnata e ispirata alla sorella maggiore 1000. Ora abbiamo un parabrezza (con una barra porta navigatore) maggiorato che si regola (da fermo) su quattro posizioni, per regalare al pilota una maggiore protezione all’aria, sulle lunghe percorrenza autostradali. Nuovo anche il gruppo ottico, con nuovi fari a LED, come il fanale posteriore e gli indicatori di direzione. Nuova la strumentazione TFT da 4,3″ a colori, che offre la possibilità di connettersi la proprio smartphone. La Versys 2022 ha Il KTRC con due livelli di controllo di trazione, per una maggiore sicurezza sui fondi scivolosi. Il motore rimane l’affidabile bicilindrico parallelo a quattro tempi raffreddato a liquido, di 649 cc (83 x 60 mm) da 67 Cv a 8.500 g7m e 61 Nm di coppia a 7.000 g/m. Cambio a 6 velocità e frizione multidisco in bagno d’olio. Il telaio è un Tubolare a diamante, in acciaio ad alta resistenza. freni e sospensioni sono rispettivamente: doppio disco semi-flottante a margherita da 300 mm. e pinza a doppi pistoncini, disco da 250 mm. singolo e pinza con un solo pistoncino, ovviamente tutto l’impianto frenante è fornito ABS. La Forecella è da 41 mm rovesciata pluriregolabile, e il monoammortizzatore è asimmetrico con precarico molla regolabile da remoto. Il Serbatoio da 21 litri per una grande autonomia, l’altezza della sella è a 845 mm. da terra, mentre il peso in ordine di marcia è di 219 kg. La Versys 650 viene proposta in tre colori: Candy Lime Green, Metallic Phantom, Metallik Spark Black. Inoltre la Versys 650 viene proposta in 4 allestimenti: Urban, Tourer, Tourer Plus e Grand Tourer.

Coma va su strada.

La Versys 650 del 2022 è sicuramente una moto che da ferma piace, per le sue dimensioni adeguate ad una media Crossover. Una volta in sella e in movimento, ho potuto apprezzare subito la posizione di guida perfetta per tutti i motociclisti fino ai 180 cm. d’altezza. un’altra caratteristica che sorprende è la maneggevolezza unita ad una agilità da “media”, che permette di passare facilmente tra le auto in mezzo al traffico. La Versys 650 nasce come moto versatile e una volta presa la superstrada si viaggia ben “accolti” nella moto, offrendo una protezione molto buona al pilota. Il cupolino ripara il busto e il casco, solo le braccia sono esposte, situazione “piacevole” con 32° (meno gradevole con temperature invernali), Il Bicilindrico di 649 cc con i 67 Cv è un motore che “ama” girare sopra i 4.000 g/m dove esprime tutto il suo potenziale, fatto di un allungo molto lineare fin quasi la zona rossa. In Superstrada si apprezza la sella molto accogliente. Terminata la Superstrada si va su strade piene di curve, dove la media di Akashi può esibire tutto il suo potenziale, fatto da una ciclistica che non va mai in crisi (solo leggermente nelle frenate assassine), oppure fra i lenti tornati e le curve ad ampio raggio dove tiene sempre la traiettoria impostata dal pilota. Il motore è il bicilindrico “copiato” da altre case, un vero riferimento del segmento delle medie, le sue piccole dimensioni offrono ottime prestazioni. Il bicilindrico di Akashi è utilizzato dalla Paton e da altri “telaisti” Inglesi, che partecipano alle Road Race (T.T.) nella categoria “Lightweight”, questo dimostra il potenziale “corsaiolo” di questo robustissimo twin. La Versys tra le strade secondarie si dimostra una moto svelta, a patto di farlo girare almeno sopra i 3.500 g/m, perché sotto borbotta e non rende al massimo. In aiuto alla guida arriva il cambio, preciso e ben “spaziato”. La Versys della prova non aveva tanti km e la leva andava accompagnata bene, perché era un pò dura, La frizione è morbida e svolge benissimo il suo lavoro. Parlando di sicurezza, da segnalare la possibilità di scegliere due tipi di T.C. anche se i cavalli non sono tantissimi su fondi umidi, è sicuramente un ottimo aiuto. Nella guida sportiva, degni di nota sono le sospensioni (con escursione di 150 mm all’anteriore e 145 mm al posteriore), che assorbono i dislivelli (buche) delle strade di montagna e pianura, lavorando morbide nella prima parte dell’escursione e diventando più rigide nella seconda parte. Oltre all’ottimo lavoro delle sospensioni, da segnalare il reparto freni che permette brevi spazi di arresto della moto, grazie ad una “presa” immediata. Con più mordente e potenza, i due dischi da 300 mm anteriori, e un pò più “cauto” il disco da 250 mm al posteriore. Molto bella la strumentazione TFT a colori, offre tutte le informazioni della moto in modo chiaro e leggibile. Dopo tante ore passate in sella alla Versys 650, ho iniziato a capire il perché del successo di questa media Crossover, che si potrebbe riassumere in poche parole: facilità di guida su tutti i percorsi, qualità delle plastiche e cure negli assemblaggi, una grande comodità in sella per lunghi viaggi anche in due, ottimi consumi anche nella guida sportiva, costi d’acquisto e gestione ragionevoli e infine prestazioni sempre “sincere”. Tra le tante note positive, una nota leggermente negativa sono le vibrazioni (normali per un bicilindrico) che non sono assolutamente fastidiose, ma sono presenti nelle aperture decise del gas e agli alti numero di giri. Una moto da consigliare a tutti, esperti e non esperti, una mezzo che non è solo un prodotto, ma è sopratutto un’ottima moto che permetterà, al motociclista che vorrà metterla nel suo box, tantissimi km in totale serenità vista la sua qualità.

Testo e Foto di Rino Salvatore Satta

Un grazie a Tosomoto di Pescate (Lecco)

www.tosomoto.it

mimettoi

Sono l'autore di questo Blog, che nasce con l'intenzione di parlare di Moto, Storie di Moto e Piloti, Viaggi in moto, insomma la moto come protagonista. Da sempre appassionato (non tifoso) di moto e motori, in questo Blog ci sarà spazio per prove e test di qualsiasi moto, dalle novità alle moto più anziane e cercare di descrivere tutte le volte che salgo in sella, quali sensazioni mi trasmetta guidarle. Moto = Movimento MOTO: E. Treccani . L’atto e l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione o configurazione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinonimo di movimento, a cui in genere è preferito nel linguaggio tecnico e scientifico, dove assume accezioni proprie e specifiche.

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