Test Moto

Suzuki V-Strom 800 SE

Dopo aver messo in commercio la V-Strom 800 DE con la ruota anteriore da 21″, la Suzuki ha pensato di offrire ai tanti appassionati una V-Strom più stradale, con modello meno estremo come la DE. Con la V-Strom SE la Suzuki può entrare a pieno titolo nel combattutissimo mercato delle “medie” 800, un segmento che vede protagoniste moto dalle prestazioni eccellenti, con umani costi d’acquisto e gestione. Per questo motivo è nata la 800 SE, una moto che grazie ad un cerchio anteriore da 19″ ha cambiato escursione delle sospensioni, attacco dischi, altezza sella da terra, differenti anche triangolo sella, pedane e manubrio. Questo per offrire al pilota una migliore ergonomia, per un utilizzo giornaliero come sui lunghi viaggi su strada e autostrada.

Come è fatta.

Con V-Strom 800 SE la Suzuki offre di serie Paramani e Puntale, schermo TFT a colori da 5″, cerchi in lega, Quick shift bidirezionale. Sono 3 i livelli di T.C. , sempre tre le mappe motore A (Active più sportiva), B (Basic piu turistica), C (Confort più morbida alla risposta del gas), tutte funzioni facilmente gestibili con il solo pollice sinistro, grazie al classico e comodo blocchetto Suzuki di sinistra. Abbiamo anche una porta USB, il sistema “parti facile” (Low RPM Assist) e l’ ABS a due modalità. Il motore rimane il compatto Bicilindrico parallelo da 776 cc. da 84 Cv a 8.500 g/m, e 78 Nm a 6.800 g/m. con manovellismo a 270 gradi, per avere un’erogazione lineare ma vigorosa per tutto l’arco dei giri. Per sottolineare la qualità e bontà di questa unità propulsiva, questo motore equipaggia anche la Naked GSX-8S, e la nuovissima Supersport GSX-8R presentata a EICMA 2023. La 800 SE privilegia comfort e piacere di guida nei lunghi viaggi, per questo differisce dalla 800 DE per una sella più confortevole e alta 825 mm. da terra. Differenti anche cupolino più alto e largo, forcella SHOWA (con 150 mm. di escursione) regolabile nel precarico e un monoammortizzatore SHOWA (con 150 mm. di escursione) regolabile manualmente (con un comodo pomello) nel ritorno e nel precarico, cerchi in alluminio a 7 razze da 19″ con gomme Tubless , doppio disco Nissin da 310 mm. e pinze a attacco radiale con 4 pistoncini, mentre al posteriore abbiamo un disco da 260 mm. a due pistoncini. Più stradali anche la triangolatura manubrio, sella e pedane, rispetto alla 800 DE, con un manubrio posto più in basso, una sella più bassa e pedane più alte e arretrate.

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Impressioni di guida

Le linee spigolose e il becco anteriore non rendono certamente la V-Strom 800 SE una moto anonima, si riconosce subito in mezzo a tante. Ma le moto non sono solo “estetica”, il vero piacere della moto la si prova guidandola. Una volta in sella (finalmente ad un’altezza da italiano medio), si apprezza la posizione di guida naturale e rilassata, perfetta per macinare chilometri. Il cupolino (regolabile a mano su tre posizioni) può sembrare un pò distante. Bello e chiaro il display TFT (retroilluminato) con il ponticello reggi cupolino, sul quale è possibile posizionare, smartphone, navigatore o Webcam. In sella alla 800 SE ci si sente subito padroni dell’anteriore rispetto alla DE, mentre le sospensioni più “sedute” e la ruota da 19″ fanno sentire più comunicativo e sincero l’anteriore. La moto è molto facile e agile da guidare da chiunque abbia un minimo d’esperienza. Il motore è un portento di elasticità fin dai bassi regimi, anche se sui tornanti stretti si è entrati con una marcia di troppo, lui sale sempre di giri senza problemi. Se poi si seleziona la mappa A molto più sensibile al gas, il divertimento è assicurato, il motore esprime tutte le sue brillanti prestazioni. Anche se i cavalli sono a detta di molti, potrebbero essere “solo” 84, su strada si scopre che si tratta di cavalli di razza, sempre presenti ad ogni apertura di gas, regalando una spinta vigorosa e costante dai 3.000 giri in su. Pur non trattandosi di una Naked o di una sportiva, la V-Strom 800 SE si fa apprezzare per la precisione nell’inserimento in curva, anche se non ha l’agilità della GSX-8S. Con un impostazione di guida molto più raccolta, la SE promette tanto divetimento se la si guida in modo fluido. Un telaio solido, sospensioni bel tarate e una potente frenata, rendono la guida di questa moto un vero piacere. Ciò che mi ha colpito dopo alcune ore alla guida, è stata la comodità, le vibrazioni assenti, cupolino che protegge bene il pilota anche ad alte velocità. Io sono alto 175 cm, forse sopra i 180 cm e con casco con il frontino, potrebbero esserci delle turbolenza. Tra i pregi non si può non citare il cambio Quickshift, preciso e breve negli innesti anche in scalata (non tutti sono così). Oltre alla protezione che offre la SE sulle lunghe percorrenze, non posso non citare gli ottimi consumi. Con un serbatoio da 20 litri di benzina, credo che su un bel percorso su strade secondarie anche in due con bagagli, si possano fare tantissimi chilometri prima di vedere una stazione di servizio, visti i prezzi folli dei carburanti, una bella notizia per chi con la V-Strom 800 SE volesse fare tanta strada. La nuova media di Hamamatsu potrebbe convincere, anche chi non ama le moto con il manubrio alto, viste la qualità delle finiture e la solidità del progetto. Una moto che è senza dubbio la sorella più grande dell’immortale V-Strom 650. Con la 800 SE si può fare di tutto per tanti anni, visto la bontà del prodotto proposto da una grande casa come la SUZUKI, ad un prezzo veramente competitivo.

Testo e foto di Rino Salvatore Satta

Un grazie a Tosomoto di Pescate (LC)

www.tosomoto.it

mimettoi

Sono l'autore di questo Blog, che nasce con l'intenzione di parlare di Moto, Storie di Moto e Piloti, Viaggi in moto, insomma la moto come protagonista. Da sempre appassionato (non tifoso) di moto e motori, in questo Blog ci sarà spazio per prove e test di qualsiasi moto, dalle novità alle moto più anziane e cercare di descrivere tutte le volte che salgo in sella, quali sensazioni mi trasmetta guidarle. Moto = Movimento MOTO: E. Treccani . L’atto e l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione o configurazione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinonimo di movimento, a cui in genere è preferito nel linguaggio tecnico e scientifico, dove assume accezioni proprie e specifiche.

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