Moto Guzzi Stelvio 1200 8V NTX
Quando si parla di Guzzi, non si può fare a meno di pensare alla storia. Non quella dei banchi di scuola ma alla storia del motociclismo, nella quale la Guzzi ha costruito tutti tipi di motori, dai mono alla favolosa 8 cilindri a V del 1955, progetto dell’Ingegner Carcano purtroppo ritirato troppo presto dalle competizioni. Ma torniamo ai nostri giorni, riesco a prenotare un test della Stelvio 1200 NTX, nella concessionaria poco distante dallo storico stabilimento di Mandello del Lario.. Mi consegnano la moto e mi augurano buon divertimento. Mentre riscaldo il motore, che borbotta con il suo inconfondibile sound, osservo la moto da fermo e mi sembra molto curata nella sua essenzialità. Bene salgo in sella e mentre prendo confidenza con la moto da fermo, mi rendo subito conto, che non si tratta di una moto leggera, il suo peso si fa sentire sul manubrio. Bene parto, frizione dolcissima ma cambio Guzzi, ovvero da accompagnare per tutta la corsa. Il peso una volta in movimento diminuisce ma è sempre presente, lungo le strade del lago apprezzo subito la stabilità e la maneggevolezza della moto, con la quale inizio a legare. Ma quello che più mi colpisce è suo il suo mitico Twin a V. In un primo momento non l’avevo considerato, ma dopo un pò di km si avverte la sua presenza tra le gambe, spinge lineare ma potente è si avverte il suo pulsare. Curva dopo curva inizio a prendere confidenza con la moto e il suo motore, sicumente si tratta di una moto con una sua personalità, insomma non è che uno salta su è fa subito quel che vuole. Dopo un lungo giro riconsegno la “Guzzi”(così preferisco chiamarla) alla concessionaria, dove il titolare mi spiega quale sia il cliente “tipo” per questa moto, un cliente fedele al marchio Guzzi, che sa accettare pregi e difetti. Sono d’accordo con lui, non sarà la più maneggevole, la più potente ma ha un qualcosa che la rende unica, si chiama personalità e questo non le manca di sicuro. La Stelvio è una gran moto, non avrà l’elettronica della concorrenza, ma è sicuramente una moto “unica”. Una volta prese le misure nella guida, la moto si guida che è un piacere, si sente di avere tra le gambe un mezzo stabile e bilanciata, una moto che va provata. L’unico rammarico per questa bella moto, sono le chiacchiere in giro su questo glorioso marchio. Spero che l’Aquila voli più in alto dei problemi avuti in passato.
Voto: 8 +