Test Moto

Ducati Multistrada 1260 S

Attesissima dai tantissimi appassionati e presentata all’ultimo salone di Milano, la nuova Multistrada è cresciuta di cilindrata, passando dai 1.198 cc (106 x 67,9 mm) a 1.162 cc (106 x 71,5 mm), è stata allungata la corsa del pistone, nuovo il sistema DVT con assi a cammes a fasatura variabile, per ricercare una migliore erogazione ai bassi e medi regimi. Il gran lavoro dei tecnici ha riguardato anche la parte termica con nuove bielle, cilindri e un nuovo albero motore. Ora i tecnici Ducati, parlano di un 85% di coppia già disponibile a 3.500 g/m, con circa il 18% di coppia in più a 5.500 g/m rispetto alla 1200. La nuova Multistrada promette un maggiore tiro ai bassi e medi regimi, quelli che si usano di più per strada. I cavalli  sono ora 158 a 9.750 g/m, mentre la coppia massima è di 13,2 kgm a 7.500 g/m. Ero molto curioso di provare la nuova “Multi”, per questo mi sono iscritto alla Ducati Experisce che faceva tappa a Nave in provincia di Brescia. La Ducati Experince è un eccellente possibilità, che il marchio offre a tutti gli appassionati, di provare i propri prodotti, sotto l’occhio vigile di Beppe Gualini e di altri istruttori. Gualini memore dei suoi trascorsi “Dakariani” è responsabile della DRE Enduro Accademy. Questa volta proverò una moto non da solo, ma insieme a tanti altri appassionati. Il mondo della moto è fantastico, mentre aspetto il mio turno ascolto il breefing del turno che precede il mio, Beppe spiega la nuova moto e come si svolgerà la prova, con il consiglio “di usare la testa e non solo la manetta” Parlo con tanti motociclisti, tanti i Giessisti, curiosi o critici verso la potente concorrente Bavarese. La Ducati Multistrada è una moto a se, è potente come una sportiva di razza (come può essere solo una Ducati), comoda come una poltrona grazie a sospensioni attive, in più ora il forcellone è più lungo di 450 mm e l’angolo della forcella è stato aperto di qualche grado, tutto per allungare l’interasse e dare più stabilità sul dritto. Beppe ci racconta che al Mugello questa moto ha raggiunto i 270 kmh. La Multistrada è un concentrato di tecnologia, nel suo pacchetto sono compresi la piattaforma inerziale IMU,  il Cornering ABS e Cornering Light. In più ha il DTC, DWC sospensioni Skyhook e Hold Control per le partenze in salita. Il nuovo cruscotto TFT da 5″ permette di scegliere i riding mode: Sport e Touring 158 cv, mentre Urban e Enduro 100 cv. Con le mappe si  riconfigurano i sistemi DTC, DWC e ABS. La moto ha la frizione idraulica con  sistema antisaltellamento, cambio a sei marce. Le sospensioni sono una Forcella Sachs da 48 mm a steli rovesciati gestita dal DSS Evo. Posteriormente abbiamo un forcellone monobraccio in alluminio, con sospensione Sachs gestita dal DSS Evo. Il reparto freni è tutto Brembo, 2 dischi da 330 mm semiflottanti con pinze monoblocco Evo M50 radiali a 4 postonici, al posteriore un disco da 265 mm con pinza flottante a 2 pistoncini. Tutto il sistema frenante ha il Cornering ABS Bosch di serie. Mentre osservo la moto, arriva il mio turno di prova. Salgo, con la sella bassa 82,5 cm tocco benissimo a terra. Da fermo la moto è molto leggera e bilanciata (235 kg in ordine di marcia) accendo la moto, aspetto il via da Gualini e partiamo. Il lungo giro prevede una serie di tornanti, rettilinei e belle curve. Sono sulla mappa Touring, il motore riprende bene anche sui tornati in salita con la 3* marcia, non ha vuoti e dai 4.000 si scatena, la serie S ha il cambio elettronico e nella serie di curve e contro curve,  mi diverto ad inserire le marce superiori senza frizione. Il cambio è un Ducati, preciso e dalla corsa brevissima a patto di usarlo con decisione, una libidine. Questa moto con tutta la sua tecnologia si apprezza nelle curve dove si può pinzare, lei non si scompone, nessun pericoloso ondeggiamento. Ma quello che conquista è il vigore del suo testa stretta, allunga, allunga chi sa fino a quanto… un motore non esplosivo in Touring, ma portentoso in Sport, dove si esce dalle curve  “spinti”  in modo molto deciso. Come dicevo la moto è una vera tutto fare, complici la favolose Pirelli Scorpion Trail, ci si può divertire con pieghe impensabili per questo tipo di moto, il DCT fa tutto il resto… benedetta tecnologia. La Multistrada con il suo cupolino e il serbatoi più largo, offre un ottima protezione al pilota per i lunghi viaggi , dove solo le spalle rimangono esposte all’aria. Dopo tante curve si rientra, fine della prova. Tante le facce sorprese da questa favolosa moto. Alcuni si lamentano del fatto che hai bassi sia ancora vuoto, ma riconoscono la potenza ai medi, comunque tutti sono convinti che sia un gran bel prodotto. Io cosa penso? Quando salgo su una moto, resetto il cervello. Cerco di sentire le sensazioni che mi da nel guidarla, tenendo sempre presente: posizione di guida e controllo, motore e prestazioni, bilanciamento e frenata. La Multistrada si guida in modo fantastico, il  motore è molto potente in Sport, in Touring trova il suo giusto equilibrio, mentre per la per la sicurezza siamo al top. Questo però non deve mai far passare in secondo piano i margini di sicurezza che uno deve sempre saper calcolare, visto le potenze in campo e le strade ricche di buche e imprevisti. Per questo considero importante seguire corsi di guida, magari il DRE Enduro Accademy di Beppe Gualini, un corso dove si possono apprendere le giuste “dritte” per migliorarsi sempre. Cosa posso dire di questa bella prova? Solo che questa moto è per tutti (chi può permettersela), ricchissima di tecnologia, potenza, coppia e di un “Cuore Ducati” unico. Una gran bella moto. Grande Ducati.

mimettoi

Sono l'autore di questo Blog, che nasce con l'intenzione di parlare di Moto, Storie di Moto e Piloti, Viaggi in moto, insomma la moto come protagonista. Da sempre appassionato (non tifoso) di moto e motori, in questo Blog ci sarà spazio per prove e test di qualsiasi moto, dalle novità alle moto più anziane e cercare di descrivere tutte le volte che salgo in sella, quali sensazioni mi trasmetta guidarle. Moto = Movimento MOTO: E. Treccani . L’atto e l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione o configurazione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinonimo di movimento, a cui in genere è preferito nel linguaggio tecnico e scientifico, dove assume accezioni proprie e specifiche.

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