Viaggi in Moto

Costa Azzurra Camargue, Gole del Verdon 2° Parte

Dopo una bella colazione nel nostro Auberge de Planes, partiamo alla scoperta del Parco Regionale della Camargue. Iniziamo costeggiando  lo stagno di Vaccares, dove si trovano saline e paludi ricche di fauna, con famosi fenicotteri rosa e le razze “Camargaise” che comprendono, tori, cavalli e vacche. Ci ricolleghiamo alla D570 che ci porterà a Saintes-Maries-de-la-Mer, piccola cittadina portuale (dove la leggenda narra si rifugiarono i seguaci di Gesù di Nazaret nel 48, in fuga dalla Palestina). Il suo monumento principale è la Chiesa. Oltre che edificio religioso la sua posizione strategica è servita nei secoli come torre di avvistamento, per proteggere i sui abitanti dalle incursioni dei pirati Saraceni. L’interno non è sfarzoso, ma si distingue per la navata alta 15 metri. Continuiamo sulla D38 verso la Petite Camargue per prendere il battello a Bac Du Sauvage, ma purtroppo alle 12.30 si ferma il servizio che riprende alle 14.30, troppo lunga la pausa per noi. Ripercorriamo la D570 e dopo la D58, direzione Aigues-Mortes la bellissima cittadina fortificata.

 

La fortificazione venne costruita nel 1272 da Re Filippo figlio di Luigi IX e terminata dopo 30 anni. La zona ricca di saline era strategica data la sua posizione. Veramente molto belli i negozi con tutti i prodotti Provenzali situati all’interno della fortezza. Il suo nome in Occitano vuol dire acque morte, riferendosi a stagni e paludi che la circondano. Ripartiamo e seguendo le tante strade arriamo ad Arles. Capitale Romana e del riso, grande centro religioso nel medio evo, custodisce nel suo centro storico due dei più bei monumenti dell’antichità  Gallo Romana: le Arene e il Teatro, ma anche due gioielli dell’arte Romanica: il Portale e il Chiostro San Trophime. Alla fine dell’ ottocento Van Gogh vi soggiornò e dipinse la casa gialla. La città è attraversata da fiume Rodano. Dopo aver visitato questa bella cittadina ricca di storia, io e Michele ci concediamo una fresca birra, davanti all’Arena dove non possiamo fare a meno di ammirare le capacità tecniche

 

dei Romani, nel costruire i propri edifici. Ripartiamo alla volta del nostro albergo per la cena, domani sarà una lunga giornata in sella. Dopo colazione, carichiamo i bagagli e seguendo la D570n direzione Avignone. Ma Città capoluogo del dipartimento di Vaucluse. I suoi primi insediamenti risalgono a 3000 a.C. Qui passarono tutti dai Galli ai Celti e Romani. Sono ancora presenti le antiche mura, ma è conosciuta da tutti come città Papale dal 1316. In totale 8 Papi governarono da questa città, risiedendo nel magnifico Palazzo che è ancora oggi uno dei sui emblemi. Visitiamo il suo magnifico centro. Ripartiamo direzione Fontaine de Vaucluse, dove arriviamo seguendo le magnifiche strade panoramiche. Il paese di soli 684 abitanti è famosa per la sua sorgente di cui non si conosce l’esatta origine idrogeologica. Soggiornò Petrarca che si sarebbe ispirato alle sue acque nei famosi versi, dedicati alla sua amata Laura.

Continuiamo su strade panoramiche in direzione di Gordes. La cittadina e posta su una collina ed è considerato uno tra i più bei borghi della Francia, le case sono tutte costruite con pietra secca, detta Borie, seguiamo l’itinerario a cerchio per visitare l’Abbazia Cistercense di Senanque. Facciamo tante foto ai campi di lavanda curati dai frati, ma dovremo aspettare qualche mese per vederli in fiore.

Proseguiamo sul circuito e passiamo ancora dentro Gordes direzione Roussilon, una volta giunti ai piedi questo splendido paesino, notiamo come sia arroccato su una collina di Ocra rossa, a questo deve il suo nome. Proseguiamo sulla N100 direzione Apt, su una strada bellissima ricca di curve, dove Michele con la sua 1200r e gomme sport nuove si scatena, io con i miei 47cv e 73cv in meno, faccio del mio meglio, ma le Michelin Pilot 2 con 12.000km dopo qualche

imbarcata mi consigliano di stare “sereno” guida fluida senza esagerare, sarà il mio modo di guidare quando Michele “parte”. Siamo diretti a verso le Gole del Verdon. Seguiremo tante strade tutte belle panoramiche un vera goduria per gli occhi e la guida della moto, ogni tanto penso che sarebbe stato meglio cambiare le gomme, con quelle sportive che avevo nel box, ma ormai è tardi giudo fluido e mi diverto.

 

Curva dopo curva arriviamo a Sainte Croix Du Verdon con il suo splendido lago, i punti panoramici sono presi d’assalto dai tanti turisti  (è il giovedì dell’ascensione questo si rivelerà il problema per trovare una camera). La vista è favolosa complice una giornata senza una nuvola. Continuiamo verso Aigunes e seguiamo la D952 verso Point Soublime, il passaggio dentro i Canyon più alti in Europa regala a destra e a sinistra, dei panorami mozzafiato e non riusciamo a fare più di un chilometro senza fermarci e fotografare, dopo io e Michele ci perdiamo di vista, per lo spettacolo della natura.

I fiumi compreso in Verdon al termine dell’ultima glaciazione, hanno eroso e scavato il suo letto fluviale. La zona fino alla fine dell’Ottocento era quasi inesplorata, solo negli anni trenta si iniziò a pensare a una strada, che fu costruita dopo la guerra e dal 1990 la zona è parco naturale protetto.

Ci ritroviamo con Michele siamo contenti di tutto questo panorama, ma dobbiamo continuare verso Castellane per cercare un posto per dormire. La ricerca visto il ponte festivo sarà vana, non c’è una camera libera in tutta la zona. Decidiamo di continuare sulla Route Napoleon D6085, fermandoci a chiedere in tutti gli alberghi. Passiamo il Col de Luens (1054mt) e finalmente in località le logis du pin, troviamo un unica camera al “Le Relais de l’artuby”. Un albergo gestito da una coppia (lui e lei) di motociclisti e pieno di motociclisti (l’Albergo è segnalato nel giornale dei Motard). Accoglienza ottima come pure, cena e colazione. In sala da pranzo sul bancone è esposta una motosacoche di 175cc perfettamente funzionante, che un cliente ha lasciato con la promessa di ritirarla al più presto, ma sono passati tre anni a adesso fa la sua bella figura sopra il bancone. Consiglio vivamente a tutti i motociclisti che sul ritorno dalle gole o per la strada per le gole, fare una sosta qui, cibo e simpatia non vi mancheranno. Io e Michele per cena, brindiamo con buone birre alla bella giornata, dove non sono mancate curve, paesaggi per dei bei ricordi. La mattina io e Michele ci separiamo, io a causa di impegni per pranzo a Milano non posso seguirlo. Lui ripassa a Castellana, Lago di Embrum e colle della Maddalena e ritorno a Borgomanero, lo invidio ma ho un impegno, comunque sarà per una prossima volta che racconterò. Io continuo sulla Route de Napoleon una strada degna dell’Imperatore (auto incoronato) con panorami fantastici. La strada porta a Nizza e da lì al confine e poi Savona, Milano e Lago Lariano. Spero di aver fatto venire la voglia di un viaggetto da fare anche in pochi giorni. Se ci fossero domande, scrivetemi e cercherò di rispondere. Grazie anche a Michele Rota

  • Saline

mimettoi

Sono l'autore di questo Blog, che nasce con l'intenzione di parlare di Moto, Storie di Moto e Piloti, Viaggi in moto, insomma la moto come protagonista. Da sempre appassionato (non tifoso) di moto e motori, in questo Blog ci sarà spazio per prove e test di qualsiasi moto, dalle novità alle moto più anziane e cercare di descrivere tutte le volte che salgo in sella, quali sensazioni mi trasmetta guidarle. Moto = Movimento MOTO: E. Treccani . L’atto e l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione o configurazione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinonimo di movimento, a cui in genere è preferito nel linguaggio tecnico e scientifico, dove assume accezioni proprie e specifiche.

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