Costa Azzurra, Camargue e Gole del Verdon 1° parte
Era da un po di mesi che io e il mio amico Michele (Biemmevuista convinto), volevamo fare un viaggio in Francia. In primo momento avevo proposto di andare a vedere la 24 ore Le Mans, per poi proseguire per Mont St Michel e le spiagge dello sbarco, continuando fino al ponte di Normandia.
Ma il tempo e il clima ai primi di Aprile ci hanno fatto cambiare itinerario, per la calda costa Azzurra e la Camargue, per poi proseguire per le gole del Verdon. Bene si parte, ci diamo appuntamento a Vicolungo, io arrivo da Lecco, lui dalla provincia di Novara.
Dopo un caffè decidiamo di proseguire per la noiosa autostrada, che però abbandoniamo ad Alba, per proseguire sulla statale per Barolo, breve sosta caffè (vorremmo degustare il nobile vino rosso in una delle tante cantine, ma dobbiamo guidare).
Siamo indecisi su che strada prendere, ma i tanti chilometri che ci separarono dalla nostra meta Saint-Raphael/Frejus e le nubi sulle montagne, ci sconsigliano di fare i passi, quindi proseguiamo per la statale passando per Montezemolo e da lì fino a Savona, dove facciamo pausa pranzo. Ripresa l’autostrada arriviamo al confine e continuiamo sulla Autoroute. I chilometri sono ancora tanti, ma abbiamo tempo quindi all’altezza di Antibes, usciamo per fare la costa, passata Cannes e il suo bel (ma caotico) centro, ci fermiamo al porto e proseguiamo per il suo bellissimo golfo. Attraversiamo le belle località della costa, Mandelieu, La Galère e Forêt Domaniale de l’Estérel lungo la D559, che regala dei panorami favolosi con la luce del tramonto. Infatti tra soste ad ammirare i panorami e foto si è fatto tardi.
Arriviamo a Frejus, dove abbiamo prenotato l’Albergo della catena IBIS Budget (sono presenti in tutta la Francia a prezzi contenuti e per dormire e fare colazione sono ottimi). La mattina dopo una ricca colazione in hotel (fuori dagli alberghi un Caffè e un croissant non sono economici) e aver salutato un gruppo Harleysti Olandesi, con i loro tatuaggi e giubbotti neri, partiamo destinazione Camargue.
Vogliamo fare tutta la costa fino a Marsiglia e continuiamo sulla D559, arriviamo a Saint-Maxime (dove qualche anno fa ho fatto in bellissimo Triathlon) e cerchiamo di entrare a St-Tropez ma desistiamo visti i “Bouchon” dove non riusciamo a passare neanche in moto, pazienza!
Proseguiamo (sempre sulla D559) per la Baie de Cavalaire (nota per i suoi meloni), Rayol-Canadel-sur-mer, Le Lavandou, ci concediamo ampie soste per il continuo alternarsi di spiagge e rocce. Arriviamo a Le Pradet e nella piazzetta,
parcheggiamo le moto, troviamo una Crêperie gestita da un vero “Breton”, dove mangeremo un vera “Gallette complète” (farina saraceno, prosciutto, emmental e uovo) accompagnata in una piccola tazza dal Cidre Brut “parce que vous devez conduire” ci consiglia il ristoratore.
E per finire un delizioso dessert “Ile flottante” (albume e crema inglese). Michele non aveva mai mangiato una vera Gallette Bretone ed era molto soddisfatto, mia moglie è Bretone quindi gioco in casa. Proseguiamo per Hyères per visitare la penisola de Giens, ma decidiamo di proseguire. A Hyères dedicherò più avanti un capitolo a parte perché, potrebbe essere la base per visitare la costa e le sue isole. Quindi proseguiamo (sempre sulla D559) verso Tolone, Sanary-sur-mer, Bandol famosa per il suo Rosè e a pochi chilometri dal circuito di Le Castellet, arrivati a la Ciotat consiglio vivamente di seguire la D141, la Route des Crêtes fino a Cassis (gli scenari delle falesie sono fantastici). Da Cassis continuiamo sul parco delle Calanques, con la strada sulla costa che offre scenari magnifici.
Dopo un lungo attraversamento di Marsiglia centro e la sua disastrata periferia, proseguiamo per la D568 che ci porterà ad Arles in Camargue. Si è alzato un forte Maestrale, che ci accompagnerà fino ad Arles. A Martigues attraversiamo di bolina il ponte sul canale di Caronte visto la forza del vento e continuiamo lungo la strada piatta.
Cerco di ripararmi dentro il capolino per il vento che spinge sul mio casco. Devo dire che mi sono divertito (sulla moto ritorniamo bambini). Dopo qualche ricerca nel parco naturale della
Camargue, troviamo i nostro albergo Auberge de Plaines (località Mas d’Agon) sulla D37, che farà da base per la visita di quest’oasi. Albergo senza gradi pretese ma con 60€ si fanno colazione e cena. Fine prima parte.